PARTITO VERDE EUROPEO, European green party


Chi siamo e cosa facciamo

Il Partito Verde Europeo è stato fondato il 22 febbraio 2004 ed è il successore della Federazione Europea dei Partiti Verdi (EFGP), che esisteva dagli anni ’80. Il Congresso di fondazione ha avuto luogo nel magnifico Auditorium di Roma e ha visto la partecipazione di oltre 1000 delegati e parlamentari oltre ai numerosi ministri che in quegli anni erano al governo di 5 paesi europei. Trentaquattro partiti verdi di tutta Europa hanno aderito a questo nuovo partito europeo in una bella cerimonia al Campidoglio. I Verdi sono stati i primi a formare un partito politico a livello europeo, con l’ambizione di non essere solo un coordinamento di partiti nazionali, ma un attore della politica europea, attraverso i suoi statuti ed organi che prevedono un ruolo autonomo per i suoi organi dirigenti, pur nella strettissima correlazione con i partiti regionali e nazionali. Gli altri partiti hanno seguito tra il 2004 e il 2006. Per i Verdi questo è stato il culmine di un complesso processo di cooperazione che era iniziato con la formazione di un debole coordinamento nel 1979. Oggi il Partito Verde europeo conta 46 partiti.

Il primo banco di prova del nuovo Partito europeo sono state le elezioni europee del 2004. Il Partito Verde europeo è stato l’unico partito ad avere una vera campagna comune, con slogan, immagini e coordinamento tra i candidati dei più importanti paesi. E’ chiaro però che in assenza di un sistema di liste realmente transnazionali questo lavoro è più difficile. Il legame con il Gruppo parlamentare è infatti cruciale e la sinergia fra il Partito Europeo, il Gruppo parlamentare e la neo-nata Fondazione verde è molto importante per assicurare la qualità delle proposte, la presenza nel dibattito europeo e l’impatto nelle decisioni.

Ecco perché ci battiamo per l’istaurazione di liste europee per emergere il 10/20% dei deputati europei sulla base di liste transnazionali. Questa è una battaglia ancora aperta al PE e fortemente osteggiata dai partiti più grandi e dai rappresentanti dei piccoli paesi che temono di perdere rappresentanza, senza però comprendere che il Parlamento europeo trae la sua forza e legittimità non nell’essere una succursale dei poteri nazionali, ma se rafforza il suo ruolo di reale espressione democratica dei cittadini europei.

I Verdi hanno partecipato alle elezioni europee del ’79 e dell’84, ma solo nel 1989 hanno formato un gruppo politico al Parlamento europeo. A seguito delle elezioni del 1989 i Verdi hanno formato un gruppo parlamentare separato, Gruppo Verde al Parlamento europeo (GGEP) che contava ben 7 deputati italiani, da Alex Langer ad Adelaide Aglietta, Gianfranco Amendola, Virginio Bettini, Enrico Falqui, oltre agli indipendenti Marco Taradash e Eugenio Melandri. Alex e Adelaide, in particolare, hanno avuto un ruolo determinante nel trasformare un variopinto gruppo di ambientalisti, “fondamentalisti”, radicali, sostenitori della democrazia diretta, euroscettici nel gruppo parlamentare più federalista e coeso dell’intera assemblea. Oggi il Gruppo dei Verdi/Alleanza è il quarto gruppo del Parlamento europeo e conta 59 deputati da 15 paesi, (31 donne 28 uomini). Purtroppo, e per la prima volta, dal 2009 nessun Verde italiano è presente al Parlamento Europeo.

I Verdi europei portano avanti battaglie importanti e credono che esista una via “ecologista” per uscire dalla crisi, che potrà essere affrontata solo con un’Unione europea capace di agire, democratica e che porta avanti politiche radicalmente diverse da quelle attuali, basate su tagli e austerità.

Il nostro impatto sul dibattito europeo è riconoscibile e importante, dalla battaglia intorno ai cambiamenti climatici, alla Costituzione europea, alle regole sulla difesa dei consumatori, dell’agricoltura sostenibile contro gli OGM, alla cittadinanza e il rafforzamento degli strumenti di democrazia diretta, dai diritti per tutti, inclusi gli animali, alle proposte sull’immigrazione e all’eguaglianza di genere, la non-violenza. Noi teniamo al nostro ruolo di avanguardia, portando avanti tematiche che altre forze politiche scoprono più tardi. Ma sappiamo che molto rimane da fare per trovare il consenso e le alleanze per realizzare davvero le nostre proposte e siamo già mobilitati per le prossime elezioni europee del 2014!

Per sapere tutto su come aderire o sostenere le nostre battaglie: http://europeangreens.eu/get-involved-european-green-party