Risoluzione sull'Ungheria adottata dal Parlamento europeo, vittoria per la difesa dello stato di diritto


 

Oggi il Parlamento europeo ha adottato la relazione dell’eurodeputata olandese dei Verdi/ALE Judith Sargentini, che chiedeva misure disciplinari contro l’Ungheria di Viktor Orbán.

In seguito al voto, i co-presidenti dei Verdi Europei Monica Frassoni e Reinhard Bütikofer hanno dichiarato:

“È stata una vittoria! Il Parlamento europeo crea un precedente fondamentale votando in favore dell’attivazione dell’articolo 7 del Trattato di Lisbona, che mette in moto delle procedure di infrazione contro l’Ungheria per violazione dei valori fondamentali dell’Unione.

L’obbiettiva e innegabile realtà di un regime sempre più autoritario, oltre al lavoro indefesso della relatrice, ha fatto sì che anche molti membri del Partito Popolare Europeo, lo stesso di Orbán, votassero a favore. Schierandosi per l’articolo 7 e, di conseguenza, per la salvaguardia dello stato di diritto nella UE, molti membri del PPE hanno anche corso dei rischi politici. È stato un atto azzardato ma coraggioso, a dimostrazione che, per molti eurodeputati, il rispetto dei valori fondamentali è più importante delle grette politiche di partito. Altri invece, come Forza Italia, rincorrono Orbán e le politiche del suo alleato italiano, la Lega di Salvini.

Si lancia in questo modo anche un messaggio fondamentale a tutti i paesi membri: l’UE non è pronta a fare compromessi in materia di dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto e diritti umani.”

 

Bruxelles, 12 settembre 2018