La politica non impedisca di salvare vite


Oltre 600 migranti, tra cui donne incinte e bambini, sono ancora a bordo della nave MV Aquarius della ong SOS Méditerranée, dopo che il Ministro degli Interni Matteo Salvini ha rifiutato di concedere il permesso di sbarcare nei porti italiani.

Il Ministro degli Interni ha dichiarato che dovrebbe essere Malta ad accogliere la nave. Diversi sindaci di città portuali del Sud già affermano che annulleranno l'ordine di Salvini e consentiranno alla nave di attraccare.

La co-presidente del Partito Verde Europeo Monica Frassoni ha così commentato:

"Il destino di centinaia di persone a bordo dell'Aquarius è attualmente in bilico. Bisogna agire immediatamente per garantire la loro sicurezza.

Il silenzio prolungato del Commissario europeo per la Migrazione Dimitris Avramopoulos, del Commissario per i Diritti Fondamentali Frans Timmermans e di altri leader dell'UE sulla situazione nel Mar Mediterraneo contrasta con la voce forte e chiara dei sindaci di Napoli, Palermo, Messina, Reggio Calabria, Taranto, Crotone e Barcellona: la migrazione è una questione europea e richiede una risposta europea. Occorre riprendere la discussione sulla riforma del regolamento di Dublino secondo le linee proposte dal Parlamento europeo e far ripartire il piano per le ricollocazioni. In questo momento di polarizzazione e di isteria, è necessario ribadire con forza che sono necessarie vie legali e concordate di accesso a quella che diventa sempre più una Fortezza Europa cattiva e inefficace.

La risposta di Salvini di rifiutare lo sbarco nei porti italiani è del tutto ingiustificata: il neo-Ministro degli Interni non solo dimostra un totale disprezzo per la sicurezza dei migranti, ma viola anche i trattati internazionali e le regole del mare. L'Italia non è più in campagna elettorale e deve assumersi le sue responsabilità di proteggere i migranti in conformità con la legge internazionale, europea e italiana. Non possiamo permettere che la politica impedisca di salvare vite umane.

Pur notando come Malta si sia sostanzialmente tirata fuori ormai da tempo dalla partita delle migrazioni, rifiutando di ratificare l'accordo sulla Convenzione internazionale sulla ricerca ed il salvataggio marittimo (SAR), è ridicolo pretendere da un paese di 316 km² e circa 400.000 abitanti lo stesso impegno dell'Italia, che conta 60 milioni di abitanti e il cui Primo Ministro ha appena partecipato alla riunione delle 7 economie più forti al mondo.

Chiediamo invece che si convochi immediatamente una riunione a livello europeo per gestire questa situazione e che anche altri paesi della UE come la Francia aprano i propri porti per accogliere la nave Aquarius seguendo l'esempio del Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez, che ha appena annunciato che l'Aquarius potrà attraccare nel porto di Valencia.”

 

Bruxelles, 11 giugno 2018